lunedì 24 settembre 2012

Pablo Picasso visto da Giancarlo Ricci



PICASSO Palazzo Reale Milano: Pablo Picasso visto da Giancarlo Ricci

PICASSO a Palazzo Reale di Milano, dal 20 settembre 2012 – In occasione della mostra dedicata a Picasso presso il Palazzo Reale di Milano, Giancarlo Ricci avvia una serie di brevi interventi sulla vita e il pensiero di Picasso in collaborazione con il sito Milanoarteexpo.com (segue indirizzo elettronico). L’intersezione della psicanalisi con la questione dell’arte e dell’istanza creativa ci sembra, mai come oggi, attuale e significativa.
IL FUMO DI DON SALVATOR
Dobbiamo partire dal nome, dalla sua storia e dalle sue ineluttabili pieghe per cogliere la cifra di unʼesistenza, il suo trovarsi al mondo. Il nome Picasso si è trovato a occupare un posto tanto essenziale quanto straordinario nellʼorizzonte artistico del secolo scorso. Ma ancor prima del nome è stato il corpo a mettere piede su questo mondo.


     Picasso arriva al mondo già con un suo “stile”: la levatrice lo credemorto, lo lascia lì abbandonato tra le coperte e rivolge le sue cure alla madre. Eʼ la presenza di uno zio medico, Don Salvator – nome davvero appropriato per lʼoccasione – ad afferrare il piccolo e a soffiargli in faccia il fumo denso del suo sigaro. Cʼè da immaginare lʼurlo, lʼurlo vitalità che il piccolo avrà cacciato, dimenandosi e sgambettando. Era appena lʼinizio e nessuno immaginava quanto sarebbe accaduto da lì a pochi anni, nemmeno lui. “A sette anni - scrive Picasso – facevo disegni accademici la cui precisione minuziosa mi spaventava”. 
      Così Picasso è gettato su questo pianeta attraverso un funambolico doppio giro tra la vita e la morte. Chissà se la sua passione di dipingere saltimbanchi, giocolieri e acrobati possa essere provenuta da questa irrefrenabile attitudine pulsionale verso la vita. Probabilmente lì, nellʼatto dellʼincominciare a respirare – sia pure il fumo fetido del sigaro – si è miracolosamente forgiato il suo inconsumabile talento a non lasciar perdere le occasioni: pittura, disegno, grafica, scultura, ceramica, incisione, affresco, scenografia, drammaturgia, poesia, scrittura e forse ancora altro. In questo immenso attraversamento ogni volta il demone dellʼarte lo ha chiamato a rimettersi in gioco con un gesto estremo e assoluto. 
    Come se fosse, ancora e sempre, questione di vita o di morte.
leggi l'articolo originale qui
per maggiori informazioni http://www.mostrapicasso.it/

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